XIX Settimana Biblica Diocesana, 25-28 settembre 2017
Il Libro di Giobbe
Presentazione generale
Il Libro di Giobbe affronta la questione del male e della sofferenza dell’uomo innocente. Si tratta di una radicale messa in questione del rassicurante principio di retribuzione che tutta la tradizionale sapienza di Israele ha sempre affermato, a partire dal Libro dei Proverbi: se l’uomo si comporta secondo la Legge, viene ricompensato da Dio, se invece si comporta male, viene punito di conseguenza.
La sofferenza dell’innocente mostra come l’applicazione di questo principio non sia automatica, ma chiami in causa la«sapienza», ossia la relazione intima e autentica tra l’uomo e Dio. In una prima relazione Luca Mazzinghi ci presenta il piano globale del Libro di Giobbe, nel rapporto dinamico tra la cornice narrativa e il corpo poetico, e offre un saggio di esegesi del c. 3, ossia il primo intervento di Giobbe, in cui egli maledice il giorno in cui è nato.
Laila Lucci affronta una serie antologica di testi tra il c. 4 e il c. 27, mettendo a confronto la prospettiva di Giobbe e la falsa sapienza degli amici. Sebastiano Pinto commenta la risposta di Dio all’accusa di Giobbe nei cc. 38-42 e la conclusione del Libro nei versetti di cornice (42,7-17). Si tratta da parte di Dio di una spiegazione del problema del male? Quale sapienza viene proposta dal Libro di Giobbe per l’uomo di oggi?
L’ultima relazione, affidata a Luigino Bruni, fa emergere la questione del come credere in Dio oggi, partendo dal punto di vista dei sofferenti, degli ultimi nella storia, anche alla luce delle rilevanti ingiustizie sociali ed economiche del mondo globalizzato.
Volantino-Settimana-Biblica-2017