Preghiera per l’affidamento della Città a Maria

Venerdì 8 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata Concezione, è stato rinnovato l’Atto di Affidamento della Città di Rimini a Maria Immacolata, Madre di Misericordia.
Si tratta di una iniziativa di preghiera in città promossa dal Vescovo di Rimini e dalle parrocchie del Vicariato Urbano. Il Vescovo ha sritto per l’occasione la Preghiera Mariana che trovate sotto.

 

Maria, giovane donna di Nazaret,
in questo anno che vede anche la nostra Chiesa riminese
in cammino verso il Sinodo dedicato da papa Francesco ai giovani,
ottienici il dono di ragazze e ragazzi limpidi e liberi,
che siano lievito di nuovo futuro per la nostra Città.

Maria, amante della vita,
custodisci la loro giovinezza dal ripiegamento e dal disimpegno.
Ascolta il grido che sale dal loro buon cuore
che non può tollerare ingiustizia, corruzione e violenza,
non ce la fa a piegarsi alla cultura dello scarto,
e non si rassegna alla globalizzazione dell’indifferenza.

Maria, vergine dell’ascolto,
ricorda ai nostri ragazzi e ragazze
che non si può costruire un mondo migliore
senza il loro indispensabile apporto,
senza la loro voglia di cambiamento,
senza lo slancio della loro generosità.
Aiutaci tu ad aiutare i nostri giovani
ad intercettare il sogno di Dio sulla loro vita.

Maria, madre esperta nell’arte di educare,
desta noi adulti dall’indifferenza che ci rende stranieri a noi stessi,
distanti dai mali dei nostri figli, alunni, discepoli.
Donaci di non considerare mai un adolescente
come un monopolio da possedere gelosamente,
né come un podio per i nostri presunti primati.
Ricordaci che compito ineludibile di ogni comunità
familiare, sociale, civile o ecclesiale,
non è di fare da gabbia per i nostri ‘cuccioli’,
ma da nido per addestrarli a volare alto.

Maria, madre dolorosa,
insegnaci a non disertare i luoghi del soffrire
e rendici capaci di attendere con speranza
l’aurora pasquale di quanti sono nella prova:
giovani senza tetto, senza lavoro e senza futuro;
giovani malati, carcerati, tossicodipendenti, rifugiati;
giovani dalla vita devastata dalla noia e dalla rabbia;
giovani donne prostituite, violentate e vittime della tratta;
giovani poveri prostrati ai margini delle strade,
nelle periferie dell’esistenza,
nei gelidi sotterranei della storia.

Maria, donna del cammino e della strada, guarda la nostra Città,
perché l’accoglienza dei turisti non sia all’insegna del “profitto e basta”.
Custodisci i giovani che la scelgono come meta attraente,
perché vi cerchino stimoli per ritrovare il gusto di una vita autentica
che punti sulla misura alta della propria e altrui umanità.

Maria, lasciati tatuare sul tuo grande cuore i nomi dei giovani
che abitano, studiano, lavorano o bazzicano la nostra Città.
E non dimenticare di ricordarli uno ad uno ogni giorno al tuo eternamente giovane Gesù.

Rimini, piazza Cavour, 8 dicembre 2017 

                                                                      + Francesco Lambiasi