Carissimi Fratelli e Amici,
a Dio piacendo, esattamente tra un mese – in coincidenza con la festa del nostro patrono, s. Gaudenzo – in comunione con papa Benedetto e con i Vescovi di tutto il mondo, apriremo la celebrazione dell’anno della fede. Come già annunciato, nella nostra Chiesa particolare, lo vivremo come anno della confermazione della fede. Ecco il dono prezioso che la benevola Provvidenza di Dio Padre ci mette a disposizione: un tempo di grazia per risvegliare, confermare, professare la nostra fede e per riaffermare la “gioia e il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo” (Porta fidei, 2). Se lo celebreremo bene – con lealtà, con sincerità di cuore e coerenza di vita – l’anno della fede porterà a sua volta un dono pregiato: la passione e l’impegno per la nuova evangelizzazione. E’ proprio al tema della nuova evangelizzazione che ho dedicato la lettera pastorale, di imminente pubblicazione: Noi non possiamo tacere. Ad ogni copia ho pensato di allegare un libretto, dal titolo: Ma Tu chi sei? Ri-conoscere Gesù, con l’obiettivo di stimolare e favorire esercizi di primo annuncio.
Come presbiterio, siamo interpellati da tre domande che ricaviamo da altrettante autorevoli indicazioni del santo Padre. La prima: siamo convinti che “il nocciolo della crisi della Chiesa in Europa è la crisi della fede”? Il Papa lo affermava nel discorso alla Curia romana il 22 dicembre 2011, e aggiungeva: “Se ad essa (crisi della fede) non troviamo risposta, se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione e una forza reale grazie all’incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci”. Inoltre condividiamo cordialmente quanto afferma ancora il Papa in Porta fidei, 2? E cioè: “Capita ormai non di rado che i cristiani si diano maggior preoccupazione per le conseguenze sociali, culturali e politiche del loro impegno, continuando a pensare alla fede come un presupposto ovvio del vivere comune. In effetti questo presupposto non è più tale, ma spesso viene perfino negato”. C’è una terza affermazione del Papa che ci interpella: “La porta della fede che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa è sempre aperta per noi. E’ possibile oltrepassare quella soglia quando la parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che lo trasforma” (PF 1). Se è vero che “con il cuore si crede e con la bocca si fa la professione di fede” (Rm 10,10), la domanda capitale per ognuno di noi è: come “far sì che io sia un credente e lo diventi sempre di più: che io mi veda nella mia verità, con gli occhi di Cristo” (cfr PdV, 73)?
A trovare una riposta a quest’ultima domanda sono finalizzati gli esercizi spirituali, che avremo la grazia di vivere insieme a Loreto dal 19 al 23 novembre, accompagnati dal nostro carissimo “don Vanni”. Permettetemi di rinnovarvi un appello accorato: facciamo del tutto per partecipare, e se proprio non ci sarà possibile, cerchiamo almeno di agevolare la partecipazione di quanti potranno. In quei giorni daremo un segnale forte ai nostri fedeli: che noi presbiteri l’anno della fede lo prendiamo sul serio innanzitutto per noi stessi, e per aiutare così i nostri fedeli a fare altrettanto. Le iscrizioni sono aperte: vi prego di prenotare quanto prima la vostra partecipazione, in modo che se – come ci auguriamo – ci fossero problemi di posti, li possiamo affrontare in tempo e risolverli adeguatamente.
Per prepararci ad aprire l’anno della fede, potrà essere molto utile partecipare e invitare a partecipare alla settimana biblica che si svolgerà dal 24 al 27 settembre sera in Sala Manzoni, sul tema “Il vangelo della grazia e del perdono” (Lettera ai Romani).
Per l’apertura dell’anno pastorale come anno della confermazione della fede, ricordo l’incontro con i consigli Pastorali che si terrà in Sala Manzoni venerdì 12 ottobre, con la presentazione del tema dell’anno pastorale e la programmazione diocesana.
Invito inoltre tutti e singoli i presbiteri, come pure i diaconi e larghe delegazioni di fedeli a partecipare alla solenne concelebrazione eucaristica domenica 14 ottobre, alle 17,30 in cattedrale.
Inoltre vi ricordo altri momenti forti di questo inizio di anno pastorale: l’incontro coi sacerdoti e diaconi sull’iniziazione cristiana, martedì 18 settembre; il festival francescano dal 28 al 30 settembre; le diverse proposte formative per gli operatori pastorali: il nuovo percorso presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) denominato “Scuola diocesana di teologia pastorale” a partire dal prossimo ottobre; la Scuola Diocesana per Operatori Pastorali, lo stesso ISSR, la proposta di riflessione a livello parrocchiale o zonale sul Concilio Vaticano II. Infine, siamo chiamati come Chiesa di Rimini a rinnovare in questo primo periodo dell’anno il Consiglio Pastorale Diocesano.
Con queste proposte diocesane e con tutto il lavoro pastorale che verrà portato avanti nelle singole parrocchie, siamo chiamati a metterci in ascolto dello Spirito che, donato nel battesimo e confermato con il dono della cresima, ci chiama come singoli e come Chiesa. Ci ricorda il vangelo di Giovanni “Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome: lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv 14,26).
Se questi sono i principali appuntamenti di questo primo scorcio dell’anno pastorale, saremo impegnati a portare avanti le grandi scelte che abbiamo fatto come diocesi nel recente passato:
– In primo luogo il percorso di sperimentazione sull’iniziazione cristiana, a partire dalla pastorale battesimale rinnovata. Anche nelle situazioni in cui non si ritiene opportuno iniziare in questo momento la sperimentazione proposta, è comunque necessario porre attenzione a partire da questo anno della confermazione della fede alla preparazione e alla celebrazione del secondo sacramento.
– Il cammino di studio e di concretizzazione della pastorale integrata, messa a tema nella recente tre giorni sacerdotale di giugno.
Lo Spirito Santo discenda abbondantemente sulla nostra Chiesa e su ciascuno di noi e ci renda capaci di ascolto e di discernimento. Ci dia inoltre la forza e la gioia di camminare insieme sulla strada tracciata. Con grande affetto vi saluto e vi benedico.
+ Francesco Lambiasi
Rimini, 14 settembre 2012, Esaltazione della S.Croce