A tutti i Presbiteri
Carissimi tutti,
mi fa molto piacere raggiungervi personalmente per condividere con semplicità e intima letizia sentimenti, riflessioni, preghiere.
Mi vibra ancora in cuore l’indimenticabile ricordo del ‘santo viaggio’ del nostro carissimo Don Mauro. Un autentico Evangelista. Continuano ad arrivarmi testimonianze grate e commosse del suo ministero fedele, sereno, gratuito, e soprattutto del suo sofferto, silenzioso, appassionato ‘martirio’, durato una interminabile litania di giorni, di mesi, di lunghissimi, pesantissimi anni. Preghiamo perché non si spenga mai nel nostro presbiterio la fiamma di quel frammento di ‘quinto vangelo’, da lui costantemente declinato in vita vissuta, come un ispirato salmo responsoriale: “Io non credo che questa malattia me l’abbia mandata Dio”. L’offerta della sua vita per le vocazioni sacerdotali nella nostra Diocesi ci aiuti a portare con coraggio e a sopportare con speranza la sofferenza per i vuoti che continuiamo a registrare tra le nostre file.
In occasione del 160° anniversario della morte del santo Curato d’Ars il Vescovo di Roma ci ha scritto una lettera che gronda convinta gratitudine per i moltissimi presbiteri che “senza far rumore lavorano in ‘trincea’ e quotidianamente ci ‘mettono la faccia’, senza darsi troppa importanza. E pur con tutte le difficoltà del cammino, scrivono le pagine più belle della vita sacerdotale”. Una lettera che risponde al bisogno che tutti abbiamo di conforto e incoraggiamento. Ci farà bene non archiviarla troppo in fretta, ma piuttosto tenerla aperta e tornarci su spesso per dissetarci alla sua luce.
Anche questa estate sta registrando una fitta agenda di incontri, grest, campi-scuola, ritiri spirituali e feconde attività formative, che – siamone certi – se ora rappresentano una semina impegnativa e spesso faticosa, un giorno frutteranno una misura pigiata, scossa traboccante di buoni frutti. Non vi pare che se, ancora manca del tempo al giorno del raccolto, possiamo fin d’ora corrispondere all’invito di Gesù che ci richiama ad alzare gli occhi e a guardare i campi che già biondeggiano per la mietitura?
Tra qualche giorno inizierà il Meeting per l’amicizia dei popoli. Oltre al nutrito menù di conferenze, mostre, spettacoli, per noi riminesi questa 40.a edizione riveste un interesse particolare per la mostra dedicata alla venerabile Sandra Sabattini, ormai prossima alla beatificazione. Rivolgo pertanto un invito pressante perché sia incoraggiata e favorita la partecipazione più ampia possibile ai vari momenti del Meeting e alla mostra suddetta, preparata in stretta collaborazione con i suoi organizzatori e la APGXXIII.
Non posso concludere senza dedicare un preoccupato pensiero alla delicata situazione politica del nostro Paese, che stiamo attraversando in questi giorni. L’imminenza della solennità dell’Assunta mi suggerisce di invitare tutte le comunità eucaristiche che si raduneranno in quel giorno a dedicare una intenzione di preghiera perché le Autorità civili e le Forze sociali si adoperino per una soluzione della crisi che sia degna dei tempi migliori della nostra storia e corrisponda alle urgenze impellenti del nostro popolo.
Permettetemi ora di salutarvi con un fraterno abbraccio e una cordiale benedizione
Rimini, 13 agosto 2019
+ Francesco Lambiasi