La Parola
Dal vangelo secondo Matteo (28, 8-15)
«Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Ascolto
Dopo la grandiosa epifania dell’angelo al sepolcro, Gesù Risorto si presenta a Maria di Magdala e all’altra Maria con il segno semplice, umano e insieme divinissimo, dell’incontro, perché questa è l’essenza del nostro Dio Uno e Trino, ed è anche la sua modalità per rivelarsi e per suscitare in noi l’incendio di un reciproco desiderio. Perciò il Signore, lasciandosi abbracciare e adorare nel suo corpo piagato, ha spalancato alle donne e a noi, la via di una comunione nuova col Padre e con lo Spirito, che passa e passerà in eterno, attraverso lo scarlatto di quelle ferite. Ferite che annientano le nostre paure («Non temete!»), perché diventano “feritoie” che ci lasciano intravedere e conoscere il cuore di Dio come il cuore di un Padre, colmo di misericordia per i suoi figli.
Prego
Ti preghiamo, Signore nostro Padre, ora che hai compiuto il tuo disegno, fare di Cristo il cuore del mondo, manda il tuo Santo Spirito, affinché infonda in noi il desiderio di un incontro sempre più significativo con il Figlio tuo Risorto.