Integrazione delle disposizioni dei Vescovi

Integrazione delle disposizioni dei Vescovi della Regione Emilia Romagna

Carissimo,
a integrazione della allegata Comunicazione dei Vescovi dell’Emilia Romagna, credo utile offrire alcune esplicitazioni e suggerimenti pastorali.

  1. In merito alla celebrazione delle Messe Feriali ci si attiene alle disposizioni precedenti, per cui non si celebreranno ss.Messe feriali né nelle chiese parrocchiali, né nelle rettorie e santuari della diocesi. Questo vale sia per i luoghi chiusi che all’aperto. Sarà possibile invece la celebrazione “a porte chiuse” nelle cappelle di case religiose solo per i membri della comunità religiosa che vi risiede.
  2. La non celebrazione dell’Eucarestia festiva o feriale può diventare una preziosa occasione per educare le persone alla preghiera anche in altre forme. In concreto, suggerisco di:
    1. lasciare aperte le chiese invitando le persone ad una visita per la preghiera
    2. offrire dei tempi di adorazione eucaristica con esposizione dell’eucarestia
    3. Mettere a disposizione delle persone alcuni strumenti: letture della liturgia feriale e domenicale; il messaggio settimanale del nostro vescovo che esce  sul Ponte e Newsrimini; copie della lettera pasquale “Ma non finisce qua”,
    4. Come sacerdoti, dedicare del tempo per fermarci in chiesa e offrire a chi lo desideri la possibilità di confessarsi o di un dialogo spirituale.
  1. Per custodire il senso di Chiesa Diocesana e il legame con il nostro vescovo, invito a comunicare e valorizzare due iniziative:
    1. unirsi alla celebrazione della S. MESSA presieduta dal nostro Vescovo Francesco Domenica 8 marzo alle ore 11.00, tramite collegamento con Icaro TV (canale 91), radio Icaro e in streaming.
    2. Unirsi alla celebrazione del Rosario ogni venerdì di quaresima alle ore 20,30 presso il Santuario di S. Chiara, tramite collegamento con Icaro TV. È un modo per coinvolgere nella preghiera anche la propria famiglia, affidando a Maria i malati, gli operatori sanitari, le famiglie che hanno avuto un lutto a causa del virus. Questo momento di preghiera può essere unito al segno del digiuno quaresimale (non fare cena e donare il corrispettivo per una situazione di bisogno).
  2. Invito i sacerdoti a celebrare la S. Messa quotidiana in forma privata, possibilmente insieme ad altri confratelli, affidando al Signore le proprie Comunità e il nostro Paese.
  3. In merito alla visita e comunione ai malati, visto l’alto rischio di infezioni che colpisce specialmente persone anziane e malate, si suggerisce di attendere la chiamata dei familiari o della persona stessa.

Il Vicario Generale

Don Maurizio Fabbri