Incontro alla Pentecoste – 15 maggio

La Parola
Dal vangelo secondo Giovanni (14,21-26)
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto».

Ascolto
Il centro di interesse del brano è la rivelazione che Gesù fa di Sé. In precedenza aveva già annunciato ai suoi che si sarebbe manifestato a loro ma essi non compresero e pensarono a una manifestazione gloriosa e messianica davanti a tutti. Gesù ripropone il tema della presenza del Padre nella vita del credente. Chi osserva la sua parola, ossia chi vive conformandosi ad essa, sarà amato da lui e dal Padre. A questo punto Gesù afferma che lo Spirito Santo illuminerà tutto il suo insegnamento e lo farà penetrare nel cuore dei credenti. Non solo, verranno tutte e tre: il Padre: l’Amante, il Figlio: l’Amato e lo Spirito Santo: l’Amore ad abitare nel cuore del credente.
Una vita “abitata da Dio” è ben diversa da una vita vuota, condannata ad esaurirsi nei limiti della finitudine terrena. Come si può vivere una vita superficiale avendo come ospite la Trinità? Ci diventa familiare convivere con Dio, puntare lo sguardo su di Lui, ascoltarlo e annunciarlo.

Prego
Rafforza, Signore la mia fede, perché possa cogliere dalla tua Parola il senso della mia vita e decidere di vivere con te la mia avventura terrena, lasciandomi amare da un amore destinato a non morire mai.