Omelia pronunciata dal Vescovo nell’anniversario della Dedicazione della Cattedrale e in occasione della candidatura agli Ordini di Simone Franchin e Andrea Tommasoni
Un Dio di strada e di casa
Omelie
No alla guerra, Sì alla pace
Omelie
Sempre, dovunque, comunque.
Omelia del Vescovo nel corso della Veglia diocesana per la pace
“Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”. Ci rendiamo conto, fratelli, sorelle, amici, che questa non è “la morale dei deboli che nega la gioia di vivere” (Nietzsche)? Io penso di sì. Non credo che noi siamo tentati di pensare che la morale propostaci da Gesù sia cosa da cuori codardi, da animelle deboli e vili, da pavide pecorelle, raggelate dall’ululato di lupi feroci o dal ruggito di leoni rapaci.
Un battesimo di sangue e di fuoco
Omelie
“Sono venuto a gettare il fuoco sulla terra”
Omelia tenuta dal Vescovo durante l’Eucaristia in apertura del Meeting
Il Signore ‘tutto-cuore’
Omelie
Omelia tenuta dal Vescovo nella professione religiosa di Suor Laura Pagliani, monaca clarissa
Braccio robusto, cuore ardente, grembo facile alla compassione: è l’identikit di Dio nell’Antico Testamento.
Eucaristia, sacramento della non-violenza
Omelie
L’insostituibile valore del vino-sangue
Omelia tenuta dal Vescovo al termine della processione del Corpus Domini
Eucaristia: pane e vino; nutrimento e bevanda; corpo e sangue. Il bianco pane spezzato sta a ‘comunicare’ – nel duplice senso di dire e di dare – il corpo di Cristo irreversibilmente donato e gratuitamente elargito.
Mors tua, vita nostra
Omelie
Crocifisso per la sua debolezza, Risorto per la potenza di Dio
Omelia del Vescovo per la Messa del Giorno di Pasqua
Tra le parole pronunciate dal nuovo vescovo di Roma nel suo magistero semplice e diretto, quella che forse ha registrato l’impatto più intenso sull’opinione pubblica e che senz’altro le riassume tutte è stata la parola tenerezza.
Immersi nel suo amore
Omelie
“Siamo stati battezzati nella sua morte”
Omelia del Vescovo pronunciata nel corso della Veglia Pasquale 1. Che cosa siamo venuti a fare qui questa notte? La risposta più ovvia è: a fare Pasqua. Ma che cosa significa fare Pasqua?
Il Crocifisso nei crocifissi in carne ed ossa
Omelie
“Ne usci sangue e acqua”
C’è un dettaglio nel racconto della passione secondo Giovanni, un particolare che a prima vista ci potrebbe apparire irrilevante, ma sul quale l’evangelista sembra fare di tutto per attirare la nostra attenzione.
La verità di Gesù: donare la vita
Omelie
Omelia tenuta dal Vescovo nella Messa “in cena Domini”
E’ giunta l’ora. Che cosa fa uno di noi quando sta per scoccare l’ora della propria fine? Fa testamento: si fa portare carta e penna e scrive le sue ultime volontà. E Gesù?
Anche noi preti dobbiamo convertirci
Omelie
“Oggi non indurite i vostri cuori”
Omelia tenuta dal Vescovo nel corso della Messa del Crisma
Oggi. La primissima delle prime parole pronunciate da Gesù all’inizio della sua attività pubblica è proprio questa paroletta tra le più feriali e concrete: oggi.
La ‘onnimpotenza’ della Croce
Omelie
Omelia tenuta dal Vescovo nel corso della santa Eucaristia per la Domenica delle Palme
La croce è “vangelo”, lieta notizia, anzi la più bella, lieta notizia: è il luogo in cui l’amore di Dio si è mostrato più forte del nostro peccato. Eppure è una notizia scandalosa, la più sconcertante e sconvolgente: se Dio è amore e se l’amore di Dio è onnipotente, perché troppe volte nella vita e nella storia il bene lo si sperimenta sconfitto dal male, la verità infangata dalla menzogna, la libertà tradita dalla violenza?
Nulla anteporre a Cristo
Omelie
Omelia del Vescovo nella s. Messa di ringraziamento per il ministero pontificale di Papa Benedetto XVI
Quel giorno Pietro guardò a Gesù e vide Dio. No, Simon Pietro non vide solo l’amico fortissimo, il maestro insuperabile, il misericordioso guaritore di tutti i mali.
Maria la prima credente
Omelie
Una fede protagonista di storia. Omelia tenuta nel corso della s. Messa per anniversario don Giussani. E’ un grido di stupore quello che erompe irrefrenabile dal cuore di Elisabetta, nello scorgere il profilo di Maria – questa ragazzina già proiettata “nella stagione in cui lievita il ventre” (De André) – stagliarsi in controluce sulla soglia di casa: “A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?”.
Con le lampade accese. Incontro allo Sposo e Signore della vita
Omelie
Omelia del Vescovo per la Giornata Mondiale della Vita consacrata e per la Giornata Nazionale della Vita. La santa legge di Dio parlava chiaro: quaranta giorni dopo la nascita del primogenito, la giovane madre doveva presentarsi al tempio per essere dichiarata “pura” dal sacerdote (cfr Lv 12,1-8). Ma non esisteva nessuna prescrizione biblica né giudaica che prevedesse la presentazione del bambino in occasione del rito di purificazione della madre.
Mandati ad evangelizzare
Omelie
Il diacono ministro della Parola
Omelia tenuta dal Vescovo nel corso dell’ordinazione diaconale di Luigi Brusi, Daniele Pagliarani, Raul Papini, Mauro Vanni.
Quel giorno a Nazaret era iniziato come un sabato qualunque. Forse la notizia che Ieshù il falegname era tornato in paese, aveva percorso rapidamente il giro delle case, passando di bocca in bocca e facendo impennare la colonnina del termometro di una curiosità golosa, di un’attesa convulsa.
Cercatori di Dio. Anche noi alla scuola dei Magi
Omelie
Omelia per la Solennità dell’Epifania, tenuta dal Vescovo nel corso della Messa dei Popoli. Gloria e pace sono due parole che possiamo selezionare dal vangelo del Natale per riassumerne il mistero: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini, che egli ama”. In parallelo alla gloria e alla pace del Natale, possiamo evidenziare altre due parole – altrettanto luminose e squillanti – dal vangelo dell’Epifania: luce in cielo – è la luce della stella – e gioia sulla terra: “Al vedere la stella (i Magi) provarono una grandissima gioia”.
Un quadrilatero per l’arsenale della pace
Omelie
Omelia tenuta dal Vescovo per la solennità di s. Maria Madre di Dio. C’è un augurio più solenne e commosso, per iniziare questo nuovo anno, della benedizione che abbiamo ascoltato dalla bocca di Mosè? “Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti dia pace e felicità”. E c’è una notizia più ordinaria e insieme più straordinaria di quella che ci è stata recapitata dal calamo di san Paolo? Nel cuore del tempo da una donna umile e povera è nato un bambino, il quale in persona è addirittura il Figlio di Dio, venuto per fare di noi altrettanti veri figli di Dio.
Natale: grazia e pace
Omelie
Omelia nel corso della santa Messa per la fine dell’Anno. A questa maestosa ouverture del vangelo di Giovanni io non riesco proprio ad assuefarmi. E neanche voi – ne sono sicuro – fratelli e sorelle. Vi sarete resi conto che abbiamo letto lo stesso brano del giorno di Natale, ma né voi, credo, e neanch’io abbiamo provato la fastidiosa sensazione di una annoiata sazietà, come di fronte alle cose troppe volte dette e sentite.
Entrare nel Natale. Passando per la porta della fede
Omelie
Omelia tenuta dal Vescovo per il Giorno di Natale. Un frammento luminoso e solenne, ma anche una pagina di estrema serietà quella che ci è stata appena proclamata, fratelli e sorelle. Riascoltiamone almeno l’inizio e la fine: “In principio era il Verbo… E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. Queste parole sono brucianti.
Il Natale e l’obiezione del male
Omelie
Omelia nella Messa di Mezzanotte. La notizia più bella e più scandalosa, la più commovente e più scioccante: Dio si è fatto uomo. L’Immenso si è fatto abbracciare. L’Onnipotente si è fatto impotente. L’Infinito, finito. L’Invisibile, palpabile.