Domenica 13 novembre, in tutte le Diocesi del mondo si conclude l’Anno Giubilare straordinario della Misericordia. Papa Francesco, con Lettera Apostolica Misericordiae Vultus, aveva indetto questo Anno Santo straordinario che ha avuto inizio l’8 dicembre 2015 (il 13 dicembre nelle diverse diocesi) e si concluderà a Roma il 20 novembre.
Le Diocesi anticipano questa chiusura di una settimana.
La celebrazione conclusiva a Rimini è fissata dunque in Basilica Cattedrale alle 17,30 di domenica 13 novembre. Per favorire la partecipazione dei sacerdoti e delle comunità ecclesiali, il Vicario generale ha proposto ai parroci delle parrocchie della città di Rimini di valutare l’opportunità di non celebrare le messe festive pomeridiane contemporanee a quella in Basilica, invitando le proprie comunità ad unirsi al Vescovo e al suo presbiterio per questo momento di grazia. Oltre alla cattedrale, in caso di un afflusso importante, si prevede anche l’utilizzo della Sala Manzoni in collegamento audio-video.
Il testo “Celebrare la misericordia”, redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione contiene le indicazioni liturgiche per la celebrazione conclusiva.
Anzitutto non sarà una celebrazione in cui si chiuderanno le Porte della Misericordia, ma una celebrazione eucaristica di ringraziamento presieduta dal Vescovo: sarà cura solo del Papa chiudere fisicamente la Porta Santa (“non è imitando o duplicando i gesti liturgici del Papa che si fa capire meglio che termina un Anno Santo straordinario, ma con il rendimento di grazie vero, gioioso e sincero per i doni ricevuti dalla Misericordia di Dio”).
Alla celebrazione in Duomo parteciperanno anche i rappresentanti delle 14 Porte sante aperte in Diocesi che presenteranno in segno di comunione un piccolo dono simbolico della loro realtà.
La celebrazione di chiusura del Giubileo è costituita essenzialmente dalla celebrazione eucaristica della domenica. Il momento ufficiale della chiusura diocesana avverrà dopo l’orazione del dopo comunione e con il conseguente “Magnificat”, cantato da tutto il Popolo. Ad esso segue la preghiera di benedizione.
Domenica 20 novembre, Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, la chiusura della Porta Santa a Roma segnerà la conclusione ufficiale del Giubileo della Misericordia.
“La celebrazione di domenica è importante per due motivi. – fa presente il Vicario generale della Diocesi, don Maurizio Fabbri – Innanzitutto è un momento di sincero ringraziamento per il cammino compiuto durante l’anno giubilare. Poi intende riaffermare che il cammino della missione e della misericordia non è un discorso concluso. Il Giubileo è stato ispirato ad uno stile pastorale che anche la Chiesa riminese è chiamata a fare sempre più suo: assumere il volto di una Chiesa !madre di misericordia” in tutti gli aspetti e i settori della sua vita.
Tutte le comunità parrocchiali, religiose, le associazioni e i movimenti ecclesiali – aggiunge don Fabbri – proseguano un cammino di revisione perché ogni gesto ed ogni scelta pastorale diventi un canale della misericordia di Dio, anche in previsione della prossima Assemblea Diocesana di Pentecoste”.
In Diocesi i santuari scelti per l’adempimento del Giubileo sono:
– Beata Vergine delle Grazie (Montegridolfo)
– Madonna della Misericordia (Santa Chiara, Rimini)
– Madonna della Visitazione (Casale di San Vito)
– Madonna di Bonora (Montefiore Conca)
– Santa Maria delle Grazie (Covignano di Rimini)
– Santa Maria delle Grazie (Fiumicino di Savignano)
– Eremo di Saiano (Torriana)
– Santo Amato Ronconi (Saludecio)
“Santuari della carità”
In riferimento alle opere di misericordia, richiamate dalla Bolla di indizione del Giubileo Misericordiae Vultus, il Vescovo ha proposto anche alcuni “santuari della carità”:
– Mensa della Caritas diocesana
– Mensa di Sant’Antonio (Padri Cappuccini di Santo Spirito)
– Casa del Perdono (ass. Papa Giovanni XXIII)- Pronto soccorso sociale di Sant’Aquilina (ass. Papa Giovanni XXIII)
– Comunità di Montetauro.