Omelia del Vescovo nella Messa a conclusione del Festival Francescano
E’ stato detto: “E’ meglio essere cristiani senza dirlo che dirlo senza esserlo” (Ignazio Ant.). “Che ve ne pare?”, sorelle e fratelli: non si trova concentrato nel lampo di questa frase il succo del messaggio proposto da Gesù con la parabola dei due figli (Mt 21,28-32)? Non vi sembra che nella filigrana di questa citazione si intraveda scolpito il profilo, rispettivamente, del primo e del secondo dei due fratelli del vangelo?
Omelia del Vescovo per l’ordinazione diaconale di Simone Franchin, Stefano Battarra, Andrea Scognamiglio,e per l’ordinazione presbiterale di Francesco Fronzoni, Ugo Moncada, Gino Gessaroli
Carissimi,
anche quest’anno non voglio mancare all’appuntamento con voi in occasione della riapertura delle scuole dopo le vacanze estive. Da quando sono a Rimini, è un momento che mi riempie di gioia e di trepidazione.
In occasione della festa del beato Alberto Marvelli, il Vescovo ha scritto la seguente lettera aperta ai giovani cristiani riminesi
Omelia del Vescovo per la celebrazione eucaristica del Meeting di CL Incontrare Gesù: è l’avventura di molti, il sogno di tanti, il bisogno di tutti.
Cari amici di CL,
Vi dico la verità: sarei venuto a occhi chiusi insieme a voi in pellegrinaggio al nostro santuario diocesano della Madonna di Bonora, se un impegno indifferibile non me lo avesse impedito.
Carissimi Presbiteri e Diaconi, anche quest’anno ho pensato di inviarvi questa lettera di mezza estate, e anche se vi arriverà tra qualche giorno, mi fa piacere confidarvi che l’ho chiusa in data odierna, memoria del santo Curato d’Ars.
Amiche e Amici carissimi,
state per partire per la Route nazionale. Vi posso chiedere 300 secondi di ascolto? Ecco, dopo che mi sono letteralmente ‘bevuto’ il vostro bel libretto che vi accompagna nel percorso di catechesi
Eucaristia: rendere grazie sempre, dovunque, comunque
Omelia tenuta dal Vescovo al termine della processione del Corpus Domini
Gratitudine, gratuità, grazia, grazie: sono vocaboli che appartengono alla costellazione di una parola maiuscola e irrinunciabile del lessico cristiano: eucaristia.
“Usciamo ad offrire a tutti la gioia del Vangelo” Omelia tenuta dal Vescovo per la Veglia di Pentecoste Nei giorni della sua vita terrena un ardente desiderio bruciava incontenibile nel cuore di Gesù.
A tutta la Diocesi. Fratelli, Sorelle, Figlie e Figli carissimi, ogni anno la festa di Pentecoste offre alla Chiesa l’occasione per rientrare in se stessa, per riscoprirsi animata e guidata dallo Spirito del Risorto, e per potere poi uscire nuovamente da se stessa e riprendere così la strada della missione.
Carissimi tutti, giusto un mese fa, lo scorso 10 aprile, ho concluso la visita alle 25 zone pastorali, nelle quali è stato suddiviso il territorio della Diocesi: un impegno assorbente, ma più ancora appassionante e sempre coinvolgente, che si è protratto per oltre due mesi interi.
Il sacrificio di Cristo come liberazione
Omelia del vescovo nella Messa del Giorno di Pasqua.
Noi umani siamo fatti così: siamo fatti di carne e sangue, ma non possiamo vivere solo di aria e di pane, di sonno e di sforzi, di fughe e rincorse.
Omelia del Vescovo nella Veglia pasquale
Gesù è risorto! Questa è la notizia più straordinaria e sorprendente di tutti i tempi. Gesù è vivo, è realmente, personalmente, integralmente vivo.
Il sacrificio di Cristo come purificazione
Omelia del Vescovo nell’azione liturgica del venerdì santoIl nostro vocabolario cristiano – biblico, liturgico, ascetico – contiene non poche parole sulle quali si è depositata una spessa patina di equivoci e di dolorose incomprensioni.
Il sacrificio di Cristo come “benedizione”
Omelia tenuta dal Vescovo durante la celebrazione “in coena Domini”
1. Gerusalemme, una sera dei primi di aprile dell’anno 30.
Omelia del Vescovo nel corso della Messa Crismale
E’ festa. Oggi è la festa regale del nostro sacerdozio battesimale, carissimi fratelli e sorelle, qui convocati in segno della comune dignità di popolo fatto tutto di re, di profeti e sacerdoti, “stirpe eletta, nazione santa, popolo scelto da Dio per annunciare le sue meraviglie” (1Pt 2,9).
Omelia del Vescovo per la Domenica delle Palme. Orrore, sconcerto, stupore: sono le emozioni registrate ai piedi della croce, ma anche provate a qualche decina d’anni dai fatti, come testimonia san Paolo, a Corinto e in ogni città e borgata dell’impero dove si predicava il vangelo del Messia crocefisso.
Meditazione del Vescovo in occasione dei quaresimali 2014.
Non è né un gioco di parole né un circolo vizioso e nemmeno un lambiccato calembour, un ingarbugliato bisticcio teologico.
“UNA COSA SO: ORA CI VEDO!” Il Vescovo, 2.500 ragazzi e altrettante famiglie: tre appuntamenti in Duomo, il primo domenica 16 marzo con video e testimonianze