Al sorgere del sole un popolo in preghiera

In silenzio, con lo sguardo rivolto al mare, per accogliere un nuovo giorno al sorgere del sole e invocare insieme la pace.
La messa all’alba nel giorno della solennità dell’Assunzione al cielo di Maria ha portato sulla battigia del bagno 62 di Rimini un popolo in preghiera.

La celebrazione, presieduta dal vescovo di Rimini e concelebrata da diversi sacerdoti e diaconi della Diocesi, viene vissuta in quella che Monsignor Nicolò Anselmi chiama “una cattedrale naturale, un dono di Dio“.

Il Vescovo, nell’omelia, ha invitto a cambiare il punto di vista sulla vita e rimettere Dio al centro, perché come accade quando guardiamo il sole troppo spesso siamo convinti di essere noi fermi e lui a muoversi.

Forte si leva la preghiera per la pace, che prima della benedizione finale si rafforza con la lettura della bella supplica con cui il cardinal Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, ha invitato tutti i cristiani a chiedere l’intercessione della Madonna perche uno squarcio di luce illumini il mondo. “Gloriosa Madre di Dio ottieni per questa Terra Santa, per tutti i suoi figli e per l’umanità intera il dono della riconciliazione e della pace – scrive -. Che si compia la tua profezia: i superbi siano dispersi nei pensieri del loro cuore, i potenti siano rovesciati dai troni e finalmente innalzati gli umili. Siano ricolmati di beni gli affamati, i pacifici siano riconosciuti come figli di Dio e i miti possano ricevere in dono la terra“.

Oggi partecipando alla messa all’Alba – dice il vescovo Nicolò alle circa duemila persone presenti – non solo avete fatto una cosa particolare ma con la vostra presenza dite il vostro essere missionari, come la stessa parola messa richiama. Voi siete i missionari di oggi“.