Newsletter settimanale – 9 settembre

Piste di cammino diocesano
Anno Pastorale 2020 – 2021

Caro confratello,
come ogni anno, il vescovo propone alla nostra Chiesa alcuni spunti per il cammino pastorale delle nostre Comunità ecclesiali.

La vicenda del covid-19 , se da una parte ha messo tutti alla prova, mostrando fragilità e insufficienze nei nostri ritmi e consuetudini pastorali, dall’altra, si presenta come una grande opportunità per un discernimento su cosa è davvero essenziale per la vita delle nostre comunità e su cosa orientare le non tante risorse che ancora abbiamo.
Per questo, vogliamo lasciarci interpellare dalle nuove situazioni, domande e opportunità, con un atteggiamento di ascolto, confronto pastorale e coraggio nell’aprire nuovi percorsi.
Come richiamato dai nostri Vescovi, si tratta di rimettere al centro il primo annuncio del Vangelo, il Kerygma dell’evento pasquale di Gesù, in ogni luogo e forma della pastorale ordinaria, in sintonia con l’anno liturgico. Si tratta di ridare centralità alle relazioni, potenziare le esperienze quotidiane di carità, conoscere e valorizzare il linguaggio digitale… (Ti invito a meditare il testo allegato Ripartiamo insieme).

In merito al cammino pastorale di questi prossimi mesi, ti invito a tener presenti questi aspetti.

1. Processo di discernimento nelle parrocchie e aggregazioni laicali, istituti religiosi.
Come anticipato dal vescovo nella sua lettera del luglio scorso, questi mesi siano occasione per una riflessione-discernimento su cosa è davvero essenziale per ridare linfa, slancio alla vita delle nostre comunità in un ottica missionaria, ponendo al centro l’evento pasquale e in particolare ridare valore e centralità alla domenica. Per questo si allega una traccia di riflessione da valorizzare nei CPP e in altri ambiti pastorali, in vista dell’Assemblea diocesana del 30 ottobre.

2. Ripresa del percorso della catechesi di iniziazione cristiana e di evangelizzazione per giovani e adulti
La situazione di precarietà che investe la scuola si riflette anche sulle modalità con cui riprendere le attività di catechesi coi bambini, ragazzi e giovani. Al di là delle indicazioni operative elaborate dall’ufficio catechistico nazionale (cfr. Linee orientative per la ripresa dei percorsi educativi coi minori, in allegato, allegato 1, allegato 2), è molto prezioso utilizzare questi mesi per la formazione dei catechisti/educatori e pensare modalità nuove di coinvolgimento dei ragazzi e dei genitori.. magari rimandando l’inizio dell’anno catechistico a fine novembre, con l’Avvento.
Come richiamato dai Vescovi: “La Chiesa ha ormai maturato la convinzione che l’annuncio e la catechesi non si possano limitare all’iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi[1]. Si sente l’esigenza che le comunità non solo avviino alla fede, ma accompagnino anche la persona in tutta la sua crescita. In particolare, si vorrebbe dare nuova linfa alla catechesi di adolescenti e giovani, che attraversano quella delicata fase in cui si prendono decisioni cruciali sulla vita e sulla fede, e alla catechesi degli adulti, che a loro volta possono essere testimoni credibili e affidabili per le nuove generazioni di credenti. Per questo è quanto mai opportuno che         nelle parrocchie (eventualmente raggruppate per unità o zone pastorali) ci sia un cammino di catecumenato per adulti orientato alla riscoperta della fede”. Può essere nella forma di Centri di ascolto , Cenacoli del Vangelo, percorso dei ‘Dieci comandamenti’, Cene Alfa, e altri percorsi associativi. Uno strumento utile da valorizzare è anche quest’anno la “Lettera pastorale” del Vescovo: “Sperare si può” , ispirata al libro dell’Apocalisse. E’ possibile già prenotarne le copie in segreteria diocesana.
Ugualmente importante è la valorizzazione degli itinerari di teologia pastorale (giovedì settimanale) e il percorso Triennale offerto dall’ISSR, da proporre a tutti coloro che ricoprono incarichi pastorali di responsabilità (vedi allegato sulle proposte dell’ISSR).

3. Sviluppo del “Piano Marvelli” e sensibilizzazione comunitaria alla prossimità
La situazione di aggravamento delle condizioni economiche delle famiglie e l’emergere di vecchie e nuove povertà interpella ogni comunità parrocchiale, aggregazione ecclesiale a rafforzare i legami, le relazioni di vicinato, la risposta alle tante forme di disagio.Per questo, ogni comunità ecclesiale si interroghi su come sensibilizzare tutte le persone e famiglie a dare concretezza alla “carità”, senza delegare agli ‘addetti ai lavori’. Così pure, rilanciare il servizio delle Caritas parrocchiali e zonali perche svolgano il loro compito educativo dell’intera comunità. Va valorizzata in questo contesto anche la Giornata Mondiale dei poveri prevista per il 15 novembre p.v.

4. Riprendere il percorso verso l’Assemblea sinodale dei giovani.
L’Assemblea sinodale coi giovani, a cui ci si era preparati alacremente, va ripensata e rilanciata, tenendo conto del nuovo contesto. Si tratta di rimotivare i giovani e coinvolgerli concretamente nella preparazione. Alla luce delle conoscenze attuali si prevede di poterla celebrare il 6/7 Marzo prossimo (covid-piacendo!). Si chiede ad ogni realtà ecclesiale di metterla in calendario, evitando di sovrapporre altre iniziative pastorali di rilievo!

5. Per una conversione all’ “ecologia integrale”
Papa Francesco, a 5 anni dalla pubblicazione della Enciclica “Laudato sii”, ha voluto dedicare questo anno (24 maggio 2020 – 24 maggio 2021) all’approfondimento-sensibilizzazione-conversione ad una “ecologia integrale”, perche diventi mentalità e stile di vita di ogni comunità cristiana. Questo ci chiede a livello anche locale di creare occasioni di lettura-approfondimento di questa Enciclica. Già il Progetto culturale, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale Sociale e l’ISSR stanno promuovendo iniziative a livello diocesano.

Comprendo che sono tanti punti, starà ad ogni comunità e realtà ecclesiale valutare come tradurli in pratica a seconda delle proprie risorse e delle opportunità offerte.

Buon cammino!

Il Vicario Generale
Don Maurizio Fabbri