‘- Ai sacerdoti e ai diaconi
– Agli operatori pastorali
Cari amici,
già da molti anni la nostra diocesi ha strutturato un cammino a diversi livelli per la formazione e l’aggiornamento dei religiosi e dei laici, in particolare degli operatori pastorali e dei candidati ai ministeri istituiti o ad altre forme ministeriali di fatto. In questo anno, in accordo col Vescovo, si è precisata tale struttura integrando quanto già esistente con un nuovo servizio. Accanto a ciò ci possono essere, naturalmente, le eventuali, ulteriori proposte formative specifiche proposte dai singoli uffici pastorali.
Credo sia utile presentare sinteticamente i diversi livelli di formazione:
1. Formazione a livello parrocchiale o zonale. E’ il livello di base, da proporre e portare avanti dalle singole realtà, eventualmente con sussidi diocesani. Quest’anno, in particolare, si propone un breve corso sul Concilio Vaticano II, con riflessioni sulle quattro costituzioni conciliari.
2. Scuola diocesana per operatori pastorali. E’ il secondo livello, portato avanti in diocesi già da alcuni anni e che sostituisce il Corso operatori pastorali. Si svolge in seminario, per 6 lunedì, dal 5 novembre al 10 dicembre. Le modalità sono le stesse degli altri anni: una lezione comune e un momento di tipo seminariale per i diversi ambiti pastorali. E’ destinato alla formazione dei laici, specialmente degli operatori pastorali che non possono partecipare agli ambiti formativi più impegnativi. E’ rivolto anche ai candidati al Ministero straordinario della Comunione (per due anni).
3. Percorso di teologia pastorale all’interno dell’ISSR. E’ il nuovo livello che viene attivato a partire da questo anno. Si colloca all’interno dell’ISSR e intende rispondere all’esigenza di maggior consapevolezza della fede e di ulteriore approfondimento rispetto alla SDOP. Per quanto riguarda l’impegno richiesto è a metà tra la SDOP e l’ISSR. La teologia pastorale viene valorizzata non solo in senso applicativo della teologia sistematica, ma come taglio dell’intera formazione. I destinatari sono soprattutto i futuri operatori pastorali che eserciteranno dei servizi di responsabilità all’interno della Chiesa: futuri referenti delle piccole parrocchie, responsabili dei catechisti, candidati ai ministeri del lettorato e dell’accolitato.
A proposito dei ministeri istituiti si precisa che coloro che hanno già iniziato la preparazione al lettorato o all’accolitato gli scorsi anni partecipando alla SDOP concluderanno il loro iter, se lo vorranno, secondo il vecchio ordinamento. Se invece vorranno inserirsi in questo terzo livello sono liberi di farlo e le modalità precise verranno concordate. Coloro che invece iniziano quest’anno, sono tenuti a frequentare questo livello di preparazione e riceveranno il ministero dopo un biennio, impegnandosi a frequentare anche il terzo anno.
Mi impegnerò personalmente ad essere presente presso l’ISSR nei pomeriggi del 27/9 e del 4/10, dalle 15 alle 17.30, per incontrare i futuri operatori pastorali e aiutarli nell’orientamento.
4. Istituto superiore di scienze religiose. E’ il livello più alto e più impegnativo, che la nostra Diocesi sta portando avanti da anni con notevole impiego di risorse umane ed economiche. E’ articolato in un triennio di base seguito dalla specialistica. E’ importante che gli operatori pastorali che possono vengano incoraggiati e aiutati a frequentare l’ISSR, perché si tratta di un investimento pastorale che certamente darà i suoi frutti.
Chiedo scusa per la lunghezza della lettera, nella speranza di aver fatto un po’ di chiarezza. Sono a disposizione per eventuali dubbi o problemi.
Ringrazio per l’attenzione e porgo i migliori auguri per il nuovo anno pastorale
Don Tarcisio Giungi
(Vicario per la Pastorale)
Rimini, 3 settembre 2012
Apri il pieghevole della Scuola Diocesana di Teologia Pastorlale